mercoledì 1 gennaio 2014

I grazie, le storie da dire e occhi da allenare

Come augurio di un buon 2014 proponiamo la lettura dell'editoriale di Avvenire del 31 dicembre 2013. Una lettura diversa di questo passaggio d'anno, piena di speranza.
Qui: Alleniamo gli occhi
All'interno c'è un richiamo alla radice della parola "grazie", radice greca: "charis".
Per godere in pieno di questa etimologia occorre sapere che le Grazie erano per i greci le tre figlie di Giove e Venere dispensatrici dei tre doni: Aglaia della bellezza (aglaiòs=splendido), Talìa della giovinezza (thàllein=fiorire) e Eufrosine della ilarità (èyfron=mente sana, ilare). Dapprima erano rappresentate in forma di pietra non lavorata, poi di giovani ragazze coperte di velo trasparente. Giovani perché la memoria dei benefici non deve mai invecchiare. Vergini perché i benefici si devono fare con mire pure scevri da vile interesse. Vivaci e snelle perché i benefici non si devono far aspettare a lungo. Danzanti in giro perché i benefici devono circolare e ritornare da dove sono partiti.Tenentesi per mano perché i benefici stringono i legami dell'umana società.

Buon 2014!!!


1 commento:

Piera ha detto...

Vorrei fare un complimento a Diego per la cura dei contenuti e la veste grafica molto raffinata...

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